Scegliere l'ecoscandaglio appropriato

 L'ecoscandaglio: un occhio sotto la superficie del mare che migliora la tattica di pesca.

Ne parliamo "al bar dei pescatori" con Andrea Iacovizzi un vero esperto oltre che grande pescatore.




Ciao Andrea e benvenuto "al bar dei pescatori"

Ciao Luca, grazie per l'invito

Andrea, prima di tutto, come tu sai, qui "al bar dei pescatori" ci vogliamo fare i fatti tuoi, per cui devi pagare pegno raccontandoci, in breve, la tua storia. Come ti sei avvicinato alla pesca?

Posso dire che ci sono nato con la passione per la pesca. Pensa che da piccolo mi costruivo pseudo arbaletes per la pesca subacquea con le costruzioni ed utilizzavo un ferro da calza di mia madre come asta, ovviamente per giocare nel salone di casa. Disponevo delle sagome di pesci in giro per la stanza e, trattenendo il respiro, andavo il caccia strisciando sul pavimento.

Quindi nasci come pescatore in apnea "a secco"!!

Più o meno!

Continua pure Andrea....

La pesca vera e propria è arrivata subito dopo. Devi sapere che da piccolo ero un gran rompiscatole, non amavo fare il pisolino pomeridiano e quindi, per intrattenermi, i miei genitori mi attrezzarono con canna e lenza per stare qualche ora fuori da casa. In quegli anni abitavo in Sicilia praticamente con la porta di casa sul mare, mi fu quindi facile, anche se piccolino, andare a pesca da solo. Ricordo che raccoglievo le lumache terrestri da usare come esca. Davanti a casa c'era uno scoglio che sembrava la prua di una barca, ti puoi immaginare quanto questa situazione mi permettesse di viaggiare con la fantasia di un bambino. La vera scintilla è scoccata però un po più avanti, da adolescente. Ricordo esattamente la circostanza dove la passione per la pesca è nata. Avevo circa quattordici anni, e mio padre fu invitato per una battuta di traina con il vivo alla quale partecipai anche io. Quel giorno furono portati a pagliolo due dentici da 8 kg. e ricordo con chiarezza che, proprio in quel momento, decisi di dedicarmi alla pesca. Le circostanze vollero che l'estate successiva arrivasse un ulteriore rinforzo. Pescando a drifting con alcuni coetanei catturai il mio primo tonno. 

Molto precoce....

Abbastanza, pensa che ho comprato prima la barca della macchina, grazie a mia zia che mi prestava la sua Fiat 500 per andare a lavorare.

Sei stato molto precoce anche come divulgatore nel mondo della pesca, ricordo articoli che portano la tua firma piuttosto datati.

Si , è vero, un po per passione, un po per la mia formazione classica, mi sono trovato subito bene a scrivere. Inviavo alcune foto di catture con un commento ad amici e una di queste capitò nelle mani di uno dei più importanti collaboratori di Pesca in Mare che mi chiese di iniziare a scrivere per la rivista. Poi nel 2011 durante una gara a Capri fui contattato da Matteo De Falco che curava la trasmissione "Hot Spot Italia" per girare una puntata a bordo della mia barca e da li è iniziata la mia avventura televisiva. Ormai sono al quinto anno di "Diario di una guida di pesca sportiva" su Sky.

Dobbiamo fermarci qui altrimenti rischiamo di scrivere una storia solo su di te e non riusciamo a parlare invece dell'argomento di oggi che è l'ecoscandaglio. Prometto che torneremo sulla tua storia perchè dobbiamo raccontare anche dei tuoi successi sportivi con i titoli italiani del 2018 nella traina d'altura e 2019 in Drifting. Parliamo invece adesso di ecoscandagli: quali sono le considerazioni che si debbono fare per arrivare ad una "scelta consapevole"

Tutti gli strumenti elettronici di bordo debbono seguire delle precise regole per guidare la scelta più adeguata. Per l'ecoscandaglio si deve valutare: il tipo di pesca prevalente che si predilige, la profondità operativa più frequente, le competenze dell'utilizzatore. E' bene anche precisare che l'ecoscandaglio nasce per misurare la profondità ed il fatto che lo si utilizzi per vedere i pesci è considerato, passami il termine, "un incidente". Da questo "incidente" le aziende piano piano sono riuscite a trarne vantaggio per migliorare la visualizzazione del fondo e dei pesci. 

Chiaro !

La potenza è direttamente proporzionale alla profondità alla quale si pesca per cui fino a 100 metri uno strumento da 600 Watt è sufficiente. La qualità è invece determinata dalla potenza dell'elaborazione software e dal numero di regolazioni che permettono di vedere quello che realmente il pescatore vuole vedere. Nella pesca a drifting o nella pesca con il vivo, una interpretazione affidabile del fondo garantisce maggiore consapevolezza di cosa c'è sotto la superficie ma evita anche di incappare in errori come, ad esempio predisporre una battuta di drifting con la scia di pastura che finisce su delle reti da posta. Detto questo è bene comprendere che la visualizzazione dell'ecoscandaglio è comunque un artefatto e che in realtà quello che restituisce effettivamente la lettura della sonda lo si può vedere sugli strumenti che dispongono della funzione "A-scope", cioè un segnale che ritorna alla sonda dopo aver incontrato un ostacolo sia esso fondo, pesce singolo o branco di pesci. E' proprio intorno all'elaborazione di questo segnale che si hanno prodotti economici e prodotti professionali. Nei prodotti più semplici e quindi economici la maggior parte delle funzioni di setting è automatica e standardizzata e questo appiattisce molto la qualità della valutazione. Nei prodotti professionali ogni singola funzione è demandata ad una regolazione operata dal pescatore che costruisce, in questo modo,  l'immagine come ritiene più utile per la valutazione che desidera fare. 

Andrea puoi fare qualche esempio per i nostri amici?

Certo, ad esempio se si agisce sul "guadagno" la visualizzazione di un punto sullo schermo può diventare una nuvola di punti, se invece agisco sulla velocità di scorrimento dell'immagine modifico di conseguenza le dimensioni in lunghezza della sagoma intercettata.

Quindi aumentando la velocità dello schermo si allungano i pesci? 😂😂😂

In un certo senso...........

Quindi, tornando seri, possiamo riassumere dicendo che prodotto economico significa prevalentemente automatico e quindi di più facile utilizzo, mentre prodotto costoso, possibilità di personalizzazione dei parametri, ma più complesso da gestire.

Si esatto, ritengo sia assurdo acquistare un prodotto professionale e utilizzare la funzione "autopesca" è, a mio avviso un controsenso. Nell'acquisto bisogna fare anche un'altra considerazione per evitare di incappare in un prodotto non idoneo alle proprie aspettative. In commercio ci sono strumenti automatici con display molto grandi che hanno un costo importante. In quei casi il prezzo non è dato dalle funzioni ma esclusivamente da un hardware (il display) molto costoso. 

Se ho capito bene, in buona sostanza, non esistono prodotti migliori o peggiori ma esistono prodotti più o meno adeguati alle esigenze di ogni pescatore, sia per quanto riguarda la potenza sia per quanto concerne la capacità di elaborazione grafica.  A proposito di funzioni cosa puoi raccontarci sulle sonde chirp o non chirp?

La tecnologia Chirp permette di discriminare meglio i piccoli pesci di branco come sardine, calamari, sgombri ecc. E' un sistema di trasmissione che all'interno dello stesso segnale invece di inviare tutti gli impulsi alla stessa frequenza, vengono modulati con frequenze differenti aumentando così l'accuratezza del segnale di ritorno. Però attenzione questa soluzione è efficace al di sotto dei 100 metri di profondità, infatti molti strumenti sopra i 100 metri  diventano automaticamente mono frequenza, perché alcune frequenze sarebbero così lente da non ritornare alla sonda nell'unità di tempo di un segnale. Quindi bene il chirp per acqua fino a 60 - 70 metri di profondità per pesche come bollentino, tutte le tecniche verticali come jigging, slow pitch.

Parliamo adesso di sonde e di potenza, abbiamo detto che la potenza in watt è direttamente proporzionale alla profondità operativa, giusto?

Si esatto è inutile comprare sonde da 1 kwatt se si pesca in poca acqua come ad esempio dove vivi tu. Mentre è importante controllare se la potenza dichiarata dal costruttore RMS o di picco. Una potenza di picco equivale ad una potenza operativa molto inferiore e quindi ad una profondità efficace di utilizzo nettamente minore. Altro aspetto importante che determina il prezzo della sonda a parità di potenza effettiva è il numero di Piezoelementi contenuti: più elementi equivalgono ad un costo maggiore ma si hanno di contro maggiore qualità dell'onda trasmessa e maggiore sensibilità del segnale ricevuto. Anche in questo caso è importante un acquisto consapevole da parte del pescatore.

chiaro come sempre, cosa ne pensi della funzione "side view"?

Il side view che non è altro che una funzione che permette di scansionare un'area più ampia lateralmente ed è possibile grazie ad un diverso orientamento degli elementi di trasmissione e ricezione all'interno della sonda. Pensa che questa funzione è nata per dotare la polizia americana di uno strumento che permettesse la ricerca dei cadaveri nei fiumi evitando di far scendere i sommozzatori in mezzo agli alligatori. La funzione side view è utile quando si pesca in acqua bassa vicino a scogliere o anfratti perchè ti garantisce una maggiore visione laterale. Ad esempio può essere utilizzata con successo nella pesca in apnea dove può facilitare la ricerca di zone ottimali dato che in apnea non si possono raggiungere profondità eccessive. La ricostruzione 3D che si può avere con un sistema side view di qualità permette di ricostruire con maggiore fedeltà la conformazione del fondale.

approfitto della tua pazienza e ti faccio un'ultima domanda: strumento singolo o strumento combinato?

E' evidente che lo strumento combinato garantisce un risparmio di spazio sulla consolle ma stiamo parlando di uno strumento che segue le stesse regole di un personal computer dove la qualità del processore fa la differenza. Un prodotto di fascia bassa multifunzione  avrà un processore che supporterà con fatica tutte le attività che gli verranno richieste. Un multifunzione con un ottimo processore (che ovviamente ha un'altro prezzo) gestirà le richieste con più disinvoltura. Attenzione però perchè c'è un limite. Se si desidera avere un ecoscandaglio super professionale con molte possibilità di regolazione e setting è sempre opportuno acquistarlo separatamente dagli altri strumenti di bordo a meno che non si decida di fare un investimento importante. 

Quindi, per esempio,  meglio 200 euro di ecoscandaglio e 300 euro di GPS che 500 euro di strumento combinato !

esatto!!

Bene direi che oggi abbiamo compreso che c'è sempre uno strumento adeguato ad ogni esigenza si tratta di sceglierlo in modo consapevole perchè può essere molto facile cadere in errore ed acquistare una apparecchiatura che non rispecchia le nostre esigenze. 

Ringrazio il "Prof." Iacovizzi per questa bella chiacchierata, spero di riaverti presto qui al bar dei pescatori.

Grazie Luca

Per oggi cari amici pescatori è tutto appuntamento alla prossima... "passo e chiudo"

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